Le origini della Tonnara di Marzamemi risalgono alla dominazione degli Arabi, che intorno all’anno mille impiantarono quella che sarebbe diventata una delle più importanti Tonnara della Sicilia orientale, poichè vi veniva lavorata la maggior parte del tonno pescato nei Mari Ionio e Mediterraneo. Era la seconda per importanza dopo quella di Favignana per il numero di tonni lavorati. La struttura attuale del borgo risale al periodo che va dalla metà del Seicento alla metà del Settecento ed il Palazzo del Principe è opera del grande architetto Vermexio. L’attività della tonnara si sviluppò negli anni e, successivamente, nei primi del ‘900 fu ampliato lo stabilimento per permettere di lavorare il tonno salato e del tonno sottolio.
L’ambiente che originariamente serviva da ricovero per le grandi barche della tonnara, i cosiddetti scieri, la camperia, oggi è diventato la loggia, un’unica grande sala di circa 750 mq.di fronte all’ampia balata, attraversata dalle antiche arcate di tufo, coperta da un tetto in travi di legno sostenuto da pilastri; sul prospetto principale si aprono due grandi portoni che consentivamo il passaggio degli scieri. La pavimentatura è in basóle di calcare bianco.
La ciurma di mare della tonnara di Marzamemi era una nutrita squadra di quaranta uomini bene addestrati, a cui si aggiungevano due rais, due vicerais, mentre in camperia lavoravano un custode e sei terrazzani, tra i quali il banditore, che si occupa della sveglia mattutina. Il personaggio più importante durante la pesca del tonno è il rais, parola che deriva dall’arabo e che significa “capo, comandante”, in questo caso dei pescatori. Dalla sua muciara, imbarcazione più piccola degli scieri, assumeva il comando generale durante il giorno della pesca, intonando le famose cialome, i canti che scandivano ed accompagnavano l’intera durata della mattanza.
Il lavoro in tonnara era organizzato in due fasi: la pesca effettuata dalla ciurma e dai muciari, guidati dal rais, e la lavorazione a terra effettuata dagli operai guidati da specialisti genovesi. Il tonno pescato, dopo essere stato issato sugli sceri tramite uno scivolo posto alla base del molo, veniva portato all’interno della loggia il cui ingresso ingresso era tornato da due grandi portali. Il tonno veniva poi lavorato dentro i grandi capannoni della tonnara, suddivisi in varie zona a seconda delle mansioni svolte (pulizia, cottura, affumicatura, salatura e infine conservazione sott’olio). Vi era un grande forno dove veniva cotto il tonno, di cui oggi resta solo la grande ciminiera.
La tonnara era dotata di una fabbrica del ghiaccio, l’attuale Pub Balata, che serviva a rifornire la numerosa flotta di pescherecci che sostavano nel porto per mantenere fresco il pesce, che col caldo estivo era soggetto ad un rapido deterioramento.
La Loggia comunica direttamente con il cortile privato, che attraverso l’antico portone si apre sulla magnifica piazza Regina Margherita. Qui, dove veniva fatta asciugare la grande rete, sorge la chiesa, esterna al gruppo edilizio della tonnara, dedicata a San Francesco di Paola, patrono dei pescatori, con abside, altare centrale e, all’epoca, due laterali di statue della Madonna di Pompei, di Sant’Antonio da Padova, di San Francesco di Paola e alcune tele che rappresentavano San Simone e le anime del Purgatorio. La cappella di San Francesco di Paola, a servizio del centro marinaro, è attualmente costituita dai soli muri perimetrali; tuttavia la chiesetta mostra molti elementi architettonici originari. Il rosone aperto sul cielo e la torre campanaria vuota sono il simbolo del tramonto dell’antico microcosmo di Marzamemi.
Oggi la Tonnara, il Palazzo di Villadorata ed i magazzini adiacenti sono stati recuperati, grazie ad un’ attenta ristrutturazione, e riutilizzati in parte come alloggi per turisti ed in parte come location per eventi e banchetti di matrimoni in stile siciliano. Il Borgo è costituito da tante casette basse costruite con pietra arenaria locale di fronte al mare. Le cosiddette casette dei pescatori, un tempo alloggi per i lavoratori della Tonnara, si sviluppano tutte intorno alla Tonnara, alla Piazza Regina Margherita e al Cortile Arabo.
Camminare per il Borgo di Marzamemi lascia sempre incantati, con i suoi vicoli stretti, illuminati dalla calda luce del sole, all’orizzonte di ogni vicolo il blu intenso del mare, con l’aria che sa di sale e di quell’antico e importante mestiere ricco di fascino, che è la pesca.
Potete degustare e acquistare i prodotti ittici di tonnara da Adelfio e da Campisi Conserve.
*Fonti: Annalena Lippi Guidi,TONNARE TONNAROTI e MALFARAGGI DELLA SICILIA SUD-ORIENTALE, Zangarastampa Siracusa; Salvo Sorbello, LA PESCA DEL TONNO, Emanuele Romeo Editore
*Immagine in evidenza di Gaetano Sarta.