La Riserva Naturale della Valle dell’Anapo ha il suo accesso più bello della strada Solarino-Sortino-Fusco. Una volta entrati percorrerete la vecchia linea ferroviaria tra Siracusa e Vizzini, in disuso dal 1953, lungo gallerie e una vallata dove scorre appunto il fiume Anapo immersi nella natura incontaminata e incantevole. Di tanto in tanto l’Anapo forma dei laghetti bellissimi da vedere e presso i quali a volte ci sono delle aree picnic in cui ristorarsi e riposarsi. Consiglio di prenotare la visita con una guida autorizzata Aigae per poterne godere appieno.

La Riserva è un’importante attrazione turistico – archeologico – naturalistica della Provincia di Siracusa, dal 2005 iscritta dall’Unesco nella lista dei Luoghi Patrimonio dell’Umanità per la sua straordinaria bellezza naturalistica e per il suo antico quanto enigmatico e semisconosciuto patrimonio storico. Nel cuore della Riserva si trova la Necropoli di Pantalica, la più grande necropoli neolitica del mondo, con oltre  5000 tombe a grotticella che punteggiano le pareti di questa cava formando cinque necropoli, utilizzate in periodi successivi. Le più antiche sono a pianta ellittica (Necropoli Nord e Nord-Ovest, XIII-Xl sec. a.C.). quelle più recenti (850-730 a.C.) invece a pianta rettangolare. Una peculiarità di queste sepolture è che gli individui vi venivano sepolti a singoli nuclei familiari, a differenza delle solite sepolture a gruppi allargati.

Oltre alla necropoli, troverete una natura ancora incontaminata!          

Qui il fiume scava delle gallerie carsiche che si inoltrano per vari chilometri sotto il livello del mare dando vita a stupefacenti grotte (alcuna di esse ancora ampiamente inesplorate).

Il letto del fiume è circondato da una lussureggiante flora di tipo mediterraneo. La ricchezza delle acque ha fatto si che si sviluppasse un’importante ecosistema boschivo formato da alberi secolari querce,platani orientali, frassini, salici, carrubi, olivi, mandorli, pini silvestri o marittimi. Il sottobosco e le pareti montane sono ricchi di numerose piante arbustive e erbacee come: l’ortica iblea (sprovvista di peli urticanti), il giaggiolo, i gigli selvatici, i fichi d’india, l’acanto, l’asparago selvatico, l’oleandro e le rarissime orchidee degli Iblei. Innumerevoli le varietà di piante aromatiche tra cui vanno menzionate la menta selvatica, il crescione, il cappero, l’origano, il rosmarino e la salvia. Accanto ai corsi d’acqua potete trovare ninfea, la rara menta acquatica e il capelvenere.

Nel fiume trovano il loro habitat naturale la trota siciliana, la trota fario e la tinca. Raramente si possono vedere anguille e ranocchi di fiume. Tra gli uccelli rapaci vanno annoverati: il falco pellegrino e l’aquila bonelli che si nutrono di conigli e coturnici. Volpe, martora, donnola ed istrice sono i mammiferi che abitano questi posti. Tra i rettili vanno ricordati il colubro di riccioli e le testuggini terrestri.

Al di sopra dell’ Anapo si erge il monte noto come Sella di Filiporto in cui sono poste numerose rovine come quelle della cosiddetta Anaktoron, ossia il palazzo del Re Hyblon, il sovrano del regno di Pantalica attorno al quale vi sono le rovine di un villaggio fortificato utilizzato anche in epoca greco – romana, mentre nelle pareti limitrofe vi sono i ruderi degli abitati rupestri di epoca bizantina di San Micidario, di San Nicolicchio e del Crocifisso. Non meno interessanti i siti carsici di Grotta Trovata o delle Grotte dei Pipistrelli.