L’ultimo lembo di Sicilia è riservato a chi ama viaggiare. Oltre le dune scolpite dallo scirocco e dal grecale, oltre i vigneti e gli ulivi del primo entroterra, spuntano oasi naturali e borghi di pescatori. Lasciatevi Siracusa alle spalle e seguite le indicazioni per Noto, il capolavoro del Barocco che dall’alto del suo altopiano scruta la valle dell’Asinaro profumata di agrumi e di fichi d’India.
Andate oltre.
Seguite il richiamo della salsedine e scoprirete la Riserva Naturale di Vendicari, una delle zone umide più belle in Europa. Qui troverete la spiaggia ritenuta la più bella della provincia di Siracusa: Calamosche. Per arrivare alla sua caletta di sabbia basta una passeggiata di venti minuti dall’area di parcheggio lungo un sentiero sterrato, fra le piante spontanee di erica, ginepro e timo, fino ai gradoni fiancheggiati dai muretti a secco. L’acqua trasparente è perfetta per lo snorkeling: basta tuffarsi per ritrovarsi faccia a faccia con saraghi, cefali e ricciole. La spiaggia si estende per 200 metri ed è incastonata tra due promontori, e questo fa sì che il mare sia quasi sempre calmo. Il fascino della spiaggia si deve anche alla varietà della vegetazione e alla presenza di un panorama mozzafiato. Scordatevi i servizi in spiaggia, i bar e gli stabilimenti balneari e ricordatevi di portare con voi acqua, cibo tutto l’indispensabile per la giornata. Vicino al parcheggio c’è un agriturismo in cui si mangia molto bene. Tornando indietro stanchi e affamati qui potete trovare ristoro.
Come si raggiunge? Percorrete in auto la S.S. 19 lungo il litorale e seguite le indicazioni per Calamosche. Una volta raggiunta l’area di parcheggio ai margini della Riserva occorre procedere a piedi per 15-20 minuti lungo un sentiero immerso nella macchia mediterranea. Nonostante queste difficoltà vale veramente la pena passare una giornata in questo meraviglioso paradiso terrestre.
Sempre all’interno della Riserva, più vicina a Pachino rispetto a Calamosche, troverete il mio paradiso, la spiaggia di Vendicari. Il colore del mare varia dall’ azzurro chiaro a un profondo blu. Inutile dirvi che l’acqua è limpidissima e pulitissima. Se andate durante la settimana in bassa stagione potreste correre il pericolo di ritrovarvi da soli a godere di un posto meraviglioso. Dimenticate i bar, i lidi, i bagni pubblici, i racchettoni e la musica ad alto volume. Questa è una Riserva Naturale, vi depongono le uova le tartarughe. Solo voi, il mare e la natura.
Come si raggiunge? Percorrete in auto la S.S. 19 lungo il litorale e seguite le indicazioni per la Riserva di Vendicari. Lasciata l’auto al parcheggio della Riserva, raggiungerete la spiaggia con una camminata di 10 minuti. Vi si accede anche dalla Strada IX di San Lorenzo, ma in questo caso vi aspetta una camminata per un sentiero in salita.
Fra l’Oasi di Vendicari e Marzamemi, seguono come naturali continuazioni la spiaggia di San Lorenzo e la spiaggia della Spinazza. La prima è un piccolo eden di sabbia bianca, non è grandissima ma offre servizi e possibilità di divertimento, e di conseguenza è spesso affollata. Qui ci sono i due lidi più noti della costa, Agua Beach e San Lorenzo, dall’anno scorso anche nella versione Plus, più chic con i suoi letti a baldacchino. La spiaggia libera c’è ma è molto limitata. Per quanto il mare qui abbia delle sfumature che ho visto solo nell’Oceano Indiano, personalmente la trovo meno selvaggia, meno siciliana delle altre. Se volete passare la giornata in uno dei due lidi e siete in alta stagione dovete per forza prenotare con largo anticipo.
Come si raggiunge? Percorrere in auto la SP19 in direzione Pachino. Seguire le indicazioni per San Lorenzo.
La spiaggia della Spinazza è la spiaggia di Marzamemi, in quanto raggiungibile a piedi anche dal centro del borgo. La spiaggia è ampia, troverete alcuni lidi attrezzati anche con pedalò ma in gran parte è ancora libera. L’acqua è trasparente e la una sabbia fine e dorata, ideale per i bambini. Come accade nell’Oceano Indiano, ci sono spesso le posidonie. Lo sottolineo solo perchè molte persone le trovano sgradevoli, considerando la spiaggia “sporca”, ignorando invece che questa pianta marina ossigena il mare ed è fondamentale per la sua salute, dunque è sinonimo di acque pulite.
Situata tra Portopalo di Capo Passero e Marzamemi, la spiaggia di Morghella, dalla sabbia dorata e dal mare cristallino, prende il suo nome da un’antica salina che si trova alle sue spalle, oggi non più attiva e pantano che ospita diversi uccelli migratori. E’ la spiaggia meno indicata per i bambini, vista la profondità dei primi metri della battigia. Nelle zone adiacenti troverete delle scogliere dove praticare immersioni. A pochi metri dalla spiaggia in direzione Portopalo, sgorga dalle rocce una sorgente di acqua dolce, nota come Acqua delle Colombe. L’accesso a questa zona è libero, ma la discesa del piano roccioso non è per tutti. La spiaggia è in parte libera, ed è presente un lido attrezzato.
Riprendete la strada litoranea per Portopalo e preparatevi ad un cambio di paesaggio. Qui il litorale infatti alterna dune di sabbia e scogliere a picco sul mare.
La prima spiaggia che incontriamo è la spiaggia di Scalo Mandrie, che è sicuramente una delle più suggestive della zona per quanto sia la spiaggia del paese, con la Tonnara da una parte e il gioiello naturalistico dell’Isola di Capo Passero dall’altra. Il mare è azzurro e smeraldo, con un fondale basso che degrada dolcemente verso il largo. La spiaggia è libera ma in estate sono presenti molti servizi per i turisti, compreso un ristorante con adiacente bar dove potrete ristorare lo stomaco e anche l’anima grazie alla vista mozzafiato.
Da provare anche l’affascinante zona sabbiosa dell’Isola di Capo Passero, una lingua di sabbia facilmente raggiungibile a piedi, attraversando il mare quando c’è bassa marea oppure con una piccola imbarcazione di pescatori che tutto il giorno, effettua il trasporto da e verso l’isola.
Lasciando Portopalo e proseguendo lungo il litorale troverete la spiaggia dell’Isola delle Correnti. Dell’isola abbiamo già parlato qui. Sapete quindi che in questo specchio di mare si incontrano le correnti provenienti da diverse aree del Mediterraneo. Sulla spiaggia, si può gustare la bellezza di questo luogo, con una sabbia fine e dorata, da cui assistere allo spettacolo delle onde che si innalzano irregolarmente per il vento e le correnti, e al volo degli albatros, quando il vento permette di stare sulla riva, dato che a volte le folate sono molto forti. Ma è un prezzo che si paga volentieri, magari anche dopo aver fatto i fanghi con l’argilla gialla e bianca della cava confinante con Carratois. La spiaggia è libera e ha un lido attrezzato, anche con letti a baldacchino.
Come si raggiunge? Percorrete in auto la SS114 Siracusa- Noto e seguite le indicazioni per Portopalo. Anziché andare nel paesino che si affaccia sul mare, seguendo le indicazioni per l’isola delle Correnti si viene condotti ad un altro litorale, posto di fronte all’isola suddetta.
Continuando lungo la costa, trovate Carratois, altro gioiello imperdibile dal nome tropicale: sabbia color oro, orizzonti senza fine con l’Isola delle Correnti sullo sfondo, mare che più azzurro non si può. I fondali sono bassi: per incontrare il blu cobalto delle acque più profonde dovrete nuotare per diversi metri verso il largo. A destra la spiaggia termina con la piccola cava d’argilla di cui abbiamo parlato prima, con cui è abitudine cospargersi il corpo, aspettare che indurisca e buttarsi in acqua. La spiaggia è sia libera che attrezzata con più lidi, circondata da dune bianche scolpite dai venti che parlano inevitabilmente di Africa, come i tramonti che questa spiaggia regala ogni giorno.
E’ famosa anche per gli happy hour domenicali del Lido Playa Carratois e che vi consiglio: sorseggiare un mojto a ritmo di musica alla luce di un caldo tramonto è impagabile!
Nel suo tratto finale, la lunga spiaggia di Carratois diventa Punta Rio, una sorta di piscina naturale con fondale molto basso, ideale anche per i più piccoli. Le caratteristiche climatiche di questo tratto di costa, che va dall’isola delle Correnti a Punta Rio sono l’ideale per praticare windsurf, surd e kite surf: non è raro infatti vedere una processione di vele colorate anche nei weekend invernali.
Come si raggiunge? Percorrete in auto la SS114 Siracusa- Noto e seguite le indicazioni per Portopalo. Anziché andare nel paesino che si affaccia sul mare, seguendo le indicazioni per l’isola delle Correnti fino a che, sulla destra, non troverete un variopinto cartello che indica spiaggia Carratois. La strada da percorrere è sterrata e di un bianco abbacinante. Percorretela tutta fino al parcheggio, superate le dune ed ecco il paradiso!
Subito dopo Punta Rio, troviamo la spiaggia e la punta delle Formiche, costituita da una punta di roccia arenaria, affiancata da un piccolo tratto di sabbia finissima che si interseca fra le rocce bianche. Il nome Punta delle Formiche deriva dalla conformazione degli scogli che si prolungano verso la terraferma e che, visti dall’alto, sembrano formare appunto una colonna di formiche. L’accesso a questa spiaggia è garantito da una stradina interna un po’ tortuosa o in alternativa direttamente dal mare. Alle spalle della lingua di sabbia trovate una serie di grotte naturali.
Come si raggiunge? Dovete prendere la strada che da Portopalo va verso Maucini, e proseguire su una strada sterrata in direzione di Costa dell’Ambra.
Prima di arrivare a Pozzallo e cambiare provincia, troverete la Spiaggia Granelli, chiamata dai siciliani Raneddi o Ranelle o Granelle. La spiaggia è bella, selvaggia, incontaminata, spazzata dai venti africani, di sabbia dorata, non ancora aggredita dal turismo. Alle spalle i pantani, dunque non è raro vedere volare dei fenicotteri rosa. Rigorosamente e assolutamente libera*.
* a luglio 2017 è stato aperto il primo lido della Spiaggia Granelli.